COMITATO ANTI ORSO

Questo sito nasce per far sentire la nostra voce in seguito alla reintroduzione dell'orso nel Trentino, abbiamo subito grossi danni, aggressioni nelle nostre case a carico dei nostri animali domestici, uccisi selvaggiamente all'interno dei nostri recinti e dei nostri giardini. La nostra gente, e non solo, ha paura di addentrarsi nei boschi, non ci sentiamo più sicuri neanche nella nostra proprietà visto che viene violata con tanta facilità da questo plantigrado.

Questo orso artificiale è stato importato dalla vicina SLOVENIA e trapiantato a forza nelle nostre zone dove evidentemente non è stato in grado di adattarsi, non vive in alta montagna ma al limite dei nostri centri abitati e spesso si addentra nei nostri paesi. Vive al limite delle strade e testimonianza ne sono i numerosi incidenti per fortuna non mortali per l'uomo.

 

VOGLIAMO DIRE BASTA E FAR TROVARE A CHI DI DOVERE UNA SOLUZIONE

Alcuni articoli inerenti il disagio che provoca l'orso al nostro territorio.

https://www.ruralpini.it

Dalla Valle Maira in Svizzera per dire: “Attenti al lupo, prima che sia ulteriormente tardi”



 

Giorgio Alifredi, allevatore di capre della Valle Maira e presidente della associazione Alte Terre ha partecipato alla serata di fondazione dell’Associazione "Per un territorio senza grandi predatori"

 

C’era anche uno spicchio di provincia di Cuneo, a Poschiavo (Comune svizzero di 3.506 abitanti che fa parte del Cantone dei Grigioni, vale a dire della parte italofona del cantone) dove - sabato 16 marzo scorso - è stata fondata l'associazione "Per un territorio senza grandi predatori" che ha come obiettivo far salire alto un “no chiaro e netto alla politica tecnocratica di gestione delle Alpi che gli interessi urbani vorrebbero trasformare in una grande Yellowstone, ovviamente per i propri fini e non certo per l'amore di una "natura" che continuano a compromettere ogni giorno”.

A partecipare a questa sorta di “battesimo” associativo è stato Giorgio Alifredi, allevatore di capre della Valle Maira e presidente della associazione Alte Terre, “salito” fin lassù per ribadire la necessità di un'azione comune di difesa dell'allevamento di montagna dalla minaccia dei grandi predatori al di là dei confini nazionali. L'associazione rappresentata da Alifredi non comprende solo allevatori ma raccoglie chi risiede stabilmente in montagna e intende dare voce ai problemi delle valli.

Tra di essi quello legato alla presenza del lupo è ritenuto uno di quelli più seri dal momento che non mette solo a rischio la sopravvivenza delle tradizionali attività di allevamento (essenziali per fornire occasioni di reddito) ma la stessa vivibilità delle piccole borgate dove il lupo – sostiene Michele Corti, presidente del Coordinamento nazionale Terre Alpe dei “Comitati no biogas no biomasse e per la tutela della salute e dell'ambiente” – “tende, tutelato da una super-protezione anacronistica ed ideologica, ad avvicinarsi alle abitazioni a non temere più l'uomo”. Alifrerdi, nel suo intervemto, ha messo in guardia contro la sottovalutazione del problema nelle sue fasi iniziali: "Ci sono voluti 10 anni per capire cosa stesse succedendo, poi ci siamo trovati di fronte a un fatto compiuto".

Walter Alberto

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Si è legalmente costituito il "Comitato antiorso e grandi predatori". La sede sociale si trova a Strembo (TN). Inizaitiva importante è la raccolta di firme tramite cartoline da inviare una volta terminata la raccolta al Presidente della Provincia di Trento. Le trovate presso i nostri referenti, uno in ogni paese delle valli Giudicarie o potete scaricarle dal sito e inviarle a "Comitato anti orso e grandi predatori"  via Nazionale 28- Strembo - (TN)           cartolina.pdf (3231957)