Jurka libera: la prigioniera è incinta (il rispetto dei diritti ursini)

22.03.2013 15:00

Le firme contra la castrazione delle orse di Spormaggiore furono poche rispetto alle 18 mila che, l'anno successivo (2007), chiedevano la "liberazione" di Jurka (l'orsa più birichina di tutta la storia di Life Ursus). Per appoggiare questo obiettivo politico si tenne anche una manifestazione nazionale a Trento. Il linguaggio e gli slogan utilizzati erano identici a quelli usati per chiedere la liberazione dei prigionieri politici (ma senza il minimo di auto-ironia). Per mesi sui blog animalisti ci si chiedeva angosciati (e un po' morbosi) se la detenuta fosse anche "incinta". In questo caso a maggior ragione avrebbe dovuto essere liberata per non condannare alla prigione anche il piccolo. Poi anch'essa venne castrata con la buona pace degli adepti.

I casi delle orse libidinose di Spormaggiore e di Jurka non sono i soli che inducono a riflettere su questa gestione dell'orso che, per poter mettere in scena una rappresentazione buonista della wilderness e della ferinitas, si ritorce amaramente contro gli orsi empirici che pagano lo scotto delle rappresentazioni sociali che li riguardano. Loro malgrado.

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