Tre siti in cui i "liberi orsi" stanno in gabbia

22.03.2013 14:57

In Trentino esistono tre strutture per la detenzione in cattività degli orsi: due sono anche strutture "didattiche" ovvero recinti dove l'orso in gabbia si mostra ai suoi ammiratori (almeno quelli di bocca buona). I comuni dell'alta Val di Non hanno fatto carte false per riattivare la "buca" dell'orso, il recinto (piccolino) presso l'eremo francescano dove fino a qualche anno fa veniva tenuto un povero orso per la gioia dei turisti e a ricordo del prodigio di San Romedio che impose all'orso che gli aveva sbranato il cavallo di fungere lui da cavalcatura. Poi c'è il Casteller, una struttura faunistica presso Trento dove a spese della Provincia è stata sistemata la prigione degli orsi "birichini". Ma la struttura che ha la finalità di far vedere gli orsi al pubblico e che si ammanta di seri connotati didattico-educativi è il Parco faunistico di Spormaggiore gestito dal PNAB (Parco Nazionale Adamello Brenta, il Parco dell'orso). Sopra la bellissima struttura in tubi Innocenti che regge un enorme telone segnaletico. Dopo decenni di criminalizzazione degli zoo a Spormaggiore il Parco oltre agli orsi ha portato i lupi e sta per arrivare la lince. È il format dei Centri grandi carnivori che, per non farsi mancare nulla, fanno leva sul richiamo e dal "fascino" dei "Grandi predatori" nel loro insieme (scommettiamo che al Centro del lupo di Entraque in Valle Gesso a Cuneo arriveranno presto orsi e linci?).